mercoledì 21 ottobre 2015

Ozu Yasujiro - I sei capolavori restaurati

Quest anno la casa di distribuzione Tucker Film, che si occupa anche del Far East Film Festival di Udine, ha fatto una bell cosa, portando al cinema sei dei più grandi film di Ozu Yasujiro, restaurati e in lingua originale, riproposti con una cura stupefacente, a partire dai sottotitoli che hanno un lettering un po stondato particolarmente leggibile e di dimensione maggiori dell solito, che forse copre un po di più l' immagine, ma aiuta molto la fruibilità dell' opera.
Inoltre, a differenza delle altre edizioni italiane, questa volta sono sottotitolati anche i testi delle canzoni cantate o ascoltate dai personaggi, permettendo di capire aspetti importanti della storia.
Sul sito della Tucker c'è un'apposita sezione (anche essa ben curata), dove poter cercare tutte le informazioni relative all' evento, a partire dal calendario delle proiezioni itinerante per varie città.

I sei capolavori restaurati

Personalmente sono riuscito a vederli quasi tutti, e ho potuto fare anche in confronto prima e dopo il restauro, perchè alla Milanesiana di questa anno nello stesso periodo, hanno proiettato Viaggio a Tokyo, in una scura e polverosissima copia Rai, probabilmente curata dal gruppo di Fuori Orario, e che non mi avrebbe mai entusiasmato come mi è successo dopo la visione dell' edizione Tucker.

Le vie del cinema 2015

Le vie del cinema. I film di Venezia e i Pardi di Locarno a Milano 

Quest anno ho visto poco.

Right now, wrong then, di Hong Sang-soo 
Bello, come sempre, forse per i fan del regista (io lo sono).


Francofonia, di Alexandr Sokurov
Un po una botta.

Persi, da recuperare:

Cosmos, di Andrzej Zulawski

Behemoth, di Zhao Liang

mercoledì 14 ottobre 2015

Suburra

Il personaggio del capo della famiglia degli Anacleti, non sembra tanto un' efferato zingaro criminale, ma assomiglia  all' esponente di qualche gruppetto neo-fascista merdoso, che in teoria dovrebbe essere una cosa diversa.
Ma tutta la parte che gira intorno a questo personaggio è la migliore, sia come ambientazione, coprotagonisti e comparse, e l' ottima recitazione di Adamo Dionisi, e quasi si mangia tutte le altre parti, compresa quella che dovrebbe essere preminente di Amendola/Carminati, o quella sul Vaticano e i soldi che è la più vaga e meno approfondita.


L' unica cosa sorrentiniana è l' immagine della villa con la musica da festa dei vip in sottofondo. e all''inizio pensavo che ce ne sarebbero state di più.

Favino non è credibile come pescecane della politica, ricorda di più Ferruccio Amendola delle pubblicità dei fustini Dixan, meno sorridente e più drogato.

Bella sparatori nel supermercato, cosa che solitamente si vede nei film americani, ma questo non vuol dire che debba essere per forza in un film italaino. Non è che qui da  noi,anche se utile al racconto, è poco credibile


Un film molto bello da vedere, che però ci porta da poche parti, e un po sempre le stesse.


Finisce con: nun lo dovevi tocca l' omo mio (amore tossico).

Torna Ostia, è una sfida a Non essere cattivo?

(Comunque tutti questi omicidi avranno delle giustificazioni di esigenza narrativa, ma sono un po forzati come attinenza alla realtà).

[rulli sulla pietraglia]